Posta Elettronica più sicura: come evitare la spam conoscendo differenze tra indirizzi Email e mittenti

Fare caso all’indirizzo email e accorgersi di quando qualcosa non va può esserci di vitale utilità: oltre a conoscere il mittente e fare caso ai titoli di studio o lavoro di chi ci scrive, si dovrebbe far sempre caso all’indirizzo email da cui una persona ci sta scrivendo, e non solo esclusivamente dal nome con cui si firma. Se ad esempio siamo in grado di ricollegare l’indirizzo da cui una persona ci scrive con il suo nome e, in generale, alla sua persona (avendo magari il piacere di poter conoscere questa persona), non sempre questo può bastarci. Abbiamo bisogno di fare un ulteriore controllo in merito: dobbiamo essere certi che l’indirizzo email da cui una persona ci scrive sia effettivamente il suo. Per esempio, con la mia email (david@davidberti.com) ci scrivo io che mi ci chiamo! 🙂 E non farebbe una piega, se non fosse che ci sono casi in cui questa operazione non è automatica. Mi è capitato di leggere email inviate da posta elettronica luigiverdi@dominio.it che in realtà vengono firmate Mario Rossi. Perché questo accade? Perché non esistono metodi di sicurezza così avanzati da non permettere una tale dinamica. Una differenza tra nome della persona e indirizzo email può esserci molto utile quando, ad esempio, ci scrive qualcuno da un’azienda. Un’azienda generalmente, come un’associazione, una onlus o qualsiasi altro ente con personale a ricambio “programmato” e “ciclico” nel tempo, generalmente comunica all’esterno tramite un indirizzo email generico. Pensiamo all’indirizzo: “info@nomeazienda.it”, oppure “commerciale@nomeazienda.it” oppure “servizioclienti@nomeazienda.it” oppure “nomedelservizio@nomeazienda.it”, eccetera. Le possibilità sono praticamente numerosissime. Questo è per dire che, se io ho un amico imprenditore che si chiama Mario Rossi, e so che lui principalmente mi scrive dalla sua azienda, magari mi scriverà da un indirizzo come quelli appena citati (es. info@davidberti.com), ecc. Quindi è importante che io sappia che questa discrepanza può esserci ma non deve diventare lesiva della mia fiducia nel leggere il messaggio che ricevo.