Ti hanno mai detto di essere immerso nella comunicazione?
L’atto di comunicare fa parte di noi, della nostra persona e dello sviluppo della nostra identità. La nostra stessa vita è il risultato di molte comunicazioni passate e presenti: comunicazioni che abbiamo fatto, assimilato perché fatte da altri o che hanno comunque aggiunto “files” di informazione nel nostro database mentale.
Attraverso l’uso del linguaggio credo sia possibile capire come attitudini e pensieri ci hanno reso ciò che siamo oggi, qui e ora. Ed è proprio per questo che voglio invitarti oggi ad annotare (o fare caso a) quali termini usi nella tua quotidianità.
Dopotutto, siamo esseri in continuo cambiamento. Certo, ci hanno insegnato a valutare la nostra vita in base al tempo; ma in realtà non siamo naturalmente inclini a vivere in termini di “anni” o “giorni”. Vedo la vita più come un continuum, un flusso di eventi, e non una linea retta scandita da anni, mesi e giorni.
Come parli A TE stesso?
Le parole che usi potrebbero oggi forgiare la persona che sarai domani.
Per questo fai caso a termini che usi.
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•.Sono termini con accezioni negative?
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•.Sono parole che comunicano sensazioni positive?
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•.Ci sono molti avverbi?
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•.Ci sono molti sostantivi?
Parli per potenziarti o per limitare la tua produttività quotidiana? Ad esempio, c’è grande differenza tra “non ne posso più di…” e “wow, mi sento libero!”. Se ti esprimi in modo differente verso te stesso, c’è inevitabilmente un cambiamento nel modo in cu percepisci la realtà.
Tu, come percepisci la tua realtà?
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•.La maggioranza delle persone vedono la vita come tutta ben scandita, ordinata ma sempre piena di difficoltà e affanni. Terminato un problema ne viene subito fuori un altro. La vita, per queste persone è una soap opera: il “drama” non deve mai finire e le emozioni devono essere sempre alimentate attraverso fatti più o meno esasperati. In realtà, la vita, queste persone vogliono vederla in questo modo e, se le cose fossero diverse, probabilmente tali persone si sentirebbero sopraffatte dall’indeterminatezza delle loro esistenze. Insomma, si rifugiano nel dolore e nella dualità (che porta a differenze, discriminazioni, ecc), uniche certezze nella loro esistenza.
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•.Ci sono poi altre persone (pochissime): le persone che sanno farsi strada con maggior resistenza nella vita immaginano la loro realtà come un grande insieme di opportunità, fatti ed eventi importanti e appaganti. Occasioni per rendersi migliori e trasformare il mondo in qualcosa di più vivibile. La loro visione è perfettibile, come lo è l’essere umano.
E TU a quale gruppo appartieni?
Gli esercizi che ti ho proposto possono aiutarti a maturare una consapevolezza nel tuo stesso rapporto con l’esistenza. Sono esercizi importanti. Per questo, se vorrai condividere con me i tuoi dubbi e risultati non esitare a contattarmi.