La qualità della visione e il punto di vista dello spettatore diventano elementi fondamentali. Una certa estetica della definizione si afferma nel mondo televisivo solo nel 2005 con la diffusione degli schermi piatti, di grandi dimensioni.
Se in passato ci basavamo sul tempo (anche per i prodotti televisivi) oggi siamo ormai abituati a tipologie di prodotti completamente modificabili ed editabili che hanno sempre a che fare con la visione e l’estetica. Non ci troviamo più in una situazione televisiva time-based, basata sul tempo, ma possiamo quindi considerarci in una realtà composition-based e object-oriented. Si sta più attenti al contenuto e meno alla tempistica e al valore di tempo. Ci si orienta verso il modo in cui il contenuto è sviluppato e creato, e non si pensa tanto alla sua utilità nel tempo e, quindi, cronologica.