Cal Newport, nel suo blog, esprime alcune considerazioni circa l’iperconnessione a cui siamo esposti quotidianamente:
“Con la crescente connettività a cui siamo esposti – come è facile constatare in qualsiasi occasione della nostra vita – l’individuo mostra inevitabilmente un calo delle abilità cognitive.
La spesa principale nel campo dell’economia del sapere è la mente umana: riducendo la sua capacità di produrre “output” valido, non è logico ipotizzare un calo di produttività del lavoro?
La connessione costante, nonostante sia la diventata la normalità, non è necessriamente un bene.”