In America si diffondono ampiamente a partire dal 2006. In Europa li troviamo molto diffusi solo a partire dal 2008-2009. Come definirli? Sono dei siti web che favoriscono la partecipazione dell’utente abbassando a livello infinitesimale la soglia di accesso.
Nel web 2.0 per fare un blog c’erano piattaforme che ognuno poteva adattare ai propri bisogni. Nel social network si ragiona diversamente perché l’accesso non richiede alfabetizzazione e la soglia di accessibilità è veramente molto molto bassa. L’uso quotidiano e il forte coinvolgimento emotivo generato dalla facilità d’uso del mezzo, rendono il social network una piattaforma estremamente attraente per le persone.
Qualche anno fa si parlava molto di web 3.0, cioè del cosiddetto “web semantico”. Mentre ora i motori di ricerca effettuano le loro ricerche sulla base di affinità letterali, in futuro cercheranno e ragioneranno diversamente, perché si focalizzeranno su temi e aree semantiche. Ci sarà modo di arrivare ad un concetto da molteplici punti di vista, diretti e indiretti; con una ricerca molto più ramificata di quelle che abbiamo oggi sarà possibile per il web capire “cose” che oggi non può capire. Questa evoluzione dei motori di ricerca non
è avvenuta ancora, ma siamo sicuramente vicini ad un sistema dalle capacità straordinarie – anche impressionante per la nostra immaginazione.
I social network si suddividono secondo un elemento identitario, che può essere: la rete sociale, professionale ed occupazionale (pensiamo a Linkedin), oppure una rete personale (Myspace e Facebook), una rete di seguaci (dove si creano Followers, contatti, amici, reti sociali e reti relazionali tipo in Twitter), oppure una rete di relazioni.
L’attività che principalmente denota il social networking si basa sul commentare e condividere le cose con e degli altri, e creare relazioni stabilendo legami, e non si producono SOLO cose personali. Si comunica prevalentemente tramite post, che non sono veri e propri testi ma qualsiasi genere di contenuto che possa essere scritto o inserito (anche elementi multimediali possono essere aggiunti, a seconda della funzionalità insita nel codice della piattaforma): sonoro, fotografico, video o un mix di tutte queste cose. Il post può essere creato da me, ma anche condiviso da un archivio di post di qualcun altro.
Oltre alla condivisione di un post, che non è un’appropriazione ma una semplice citazione, ci sono molte forme di appropriazione (una delle quali è anche la pirateria, a livello teorico). I post che condivido possono anche provenire dai mass media stessi. Anche Google sta diventando un mega social network, piano piano con tutti i servizi che ingloba e che offre, e che permette di fruire.