Quando riceviamo un messaggio di posta elettronica dobbiamo aprire solo messaggi che ci scrive qualcuno che (1) conosciamo, (2) conosciamo di persona, (3) di cui possiamo chiaramente individuare le motivazioni per scriverci. Ad esempio, un amico, un conoscente, un collega, uno studente, un ex-studente, un collaboratore, un superiore, una persona da cui attendevamo uno specifico riscontro. Inoltre, dobbiamo poter ricollegare più o meno facilmente un indirizzo email ad un mittente ben preciso e di cui conosco le buone intenzioni. Nel mittente deve chiaramente essere scritto perlomeno il nome; ad esempio “Mario Rossi”, o semplicemente “Mario”, oppure “Dott. Mario Rossi”, oppure “Prof. Mario Rossi”, eccetera. Oltre a nome, nome e cognome, nome dell’azienda, e così via, posso far caso anche ad un “titolo” o un “grado” della persona che mi sta scrivendo. Ad esempio, un titolo “Dott.”, “Prof.” può rendere la mail molto più affidabile e comprensibile, perché so esattamente che in Italia tale dicitura è valida e affidabile, e in linea con il tono da adottare verbalmente con una determinata persona. Generalmente le email dovrebbero sempre riportare il Nome ed il Cognome della persona, ma non è sempre così. Intanto, farci caso è già un buon inizio.