Per contenuto generato dagli utenti (dall’inglese user-generated content; sigla UGC) si intende qualsiasi tipo di contenuto – come ad esempio: post nei blog, contributi a wiki, discussioni nei forum, post nei social network e tweet, podcast e altri tipi di file audio, immagini e video digitali – creato dagli utenti e pubblicato in Rete, spesso reso fruibile tramite le piattaforme di social networking.[1] Questo fenomeno è visto come un sintomo della democratizzazione della produzione di contenuti multimediali reso possibile dalla diffusione di soluzioni hardware e software semplici e a basso costo.
Lo user generated content, il contenuto generato dagli utent, è creato dal basso. un ecosistema mediale è un universo mediale (es. una serie e telefilm tipo star wars o star trek) che resiste al tempo e allo spazio per il grande livello di dettaglio su cui è costruito.
Chi produce contenuti deve inevitabilmente confrontarsi con tutti i media digitali oggi esistenti. E chi studia questi media? sociologi della cultura e della comunicazione, storici dei media e storici (che si interessano alla storia contemporanea), storici dell’arte, psicologi dell’audiovisivo e cyberpsicologi (che effettuano principalmente analisi dei social network), psicologi cognitivisti, informatici, web designer, semiotici, ingegneri informatici, linguisti e glottologi, architetti dell’informazione, user experience designer, filosofi, critici, economisti dei media, designer (di vario tipo, anche generici), produttori, registi, sceneggiatori, fotografi, Media e SEO strategist, Esperti di copywriting. Insomma, praticamente tutti!
Fotografia e video breve sono stati fondamentali per lo sviluppo del web 2.0, ma la loro funzione e utilità potrebbe diversificarsi in futuro. Dopotutto, non è detto che concetti di rapidità e concisione – almeno per come li interpretiamo oggi – mantengano in futuro l’importanza che hanno oggi per la società.
I social network dipendono molto dagli studi e dalle materie esplicate nei game studies e dalle attività ludiche; da queste ultime i social network prendono spunto, spesso ricalcandone le logiche e le dinamiche. Perché? perché i videogiochi sono il maggior passatempo che attrae utenti nella rete. E questo ci ricorda nuovamente quanto le culture dal basso siano le più importanti per gli sviluppatori e gli ideatori del web: la popolazione che crea attivamente e produce contenuti è detta “grassroot”.