3 Tipi di Social Network per domarli tutti

Suddivisibili in base a ciò che ne costituisce la ragione d’essere, identifichiamo quelli basati sulle Pagine, sul File Sharing e sui Mondi Virtuali.

Pagine
Quelli basati sulle Pagine sono social Networks in cui sei invitato a creare una tua pagina, basata su un template ben definito. ci scrivi quello che vuoi far conoscere agli altri (es. Myspace, Facebook) per creare una sorta di diario. Ci scrivi i tuoi commenti, su tutto ciò che vuoi e ci mostri ciò che ti interessa far vedere agli altri. Tu sei caratterizzato dalla pagina che hai costruito e dalla tua pagina e dagli elementi che hai scelto di aggiungerci. Sono i social network più veritieri, normalmente, perché si basano sulla personalità stessa dell’utente e quindi devono rappresentare esattamente, anche per via di ovvi motivi sociali e di identificazione o riconoscimento all’interno di un gruppo professionale, l’utente senza troppe distorsioni tra mondo reale e mondo digitale.

File Sharing
Sono social network dove metti dei contenuti, di tipo audio, audiovisivo, fisso (immagini fisse) o in movimento (immagini in movimento). Ne sono un caso esemplare Flickr, Instagram, Snapchat, Youtube. Molti non li considerano come veri e propri social network. E’ chiaro che puoi e devi postare delle foto (su Flickr) quindi sono i tuoi contenuti a dire chi sei e di cosa sei interessato principalmente. Puoi sempre aggiungerci una breve biografia ma l’importante è la coerenza tra te e i tuoi contenuti, che devono basarsi sulla logica del postare quanti più contenuti tuoi o di altri. Youtube, ad esempio, non è un contenitore di filmati ma un social network, che crea relazioni basate sulla messa a disposizione degli utenti di alcuni video e contenuti multimediali piuttosto che altri. E’ una piattaforma che simula la natura di un social network, e la si può usare anche senza registrarsi. Le funzionalità di ogni social network sono, naturalmente, dettate dalle scelte di posizionamento e di identità della dirigenza del social network. In questa tipologia di social network, l’identità non è mai troppo rilevante – come accade invece nei social network basati su pagine – ma sono i contenuti che posto a delineare chi sono e a quale nicchia mi rivolgo.

Si parla tanto di identità. Nelle chat degli anni ’90 potevi essere sempre chi volevi senza dover dare alcuna spiegazione. Ci si travestiva e ci si trasformava notevolmente in rete, lontani da occhi indiscreti, sempre filtrati da tastiera e schermo. Avevamo anche forme di messaggistica istantanea senza bisogno di possedere o collegarci tramite una webcam e, quindi, l’identità di tante persone era assolutamente nascosta. Il concetto di identità si è trasformato moltissimo dagli anni ’90 ad oggi (e, aggiungo, anche quello del mentire!).

Mondi Virtuali
I social network basati su mondi virtuali sono una variante dei giochi di ruolo, quei videogiochi in cui tu entri in un ruolo ben preciso, assumendo sembianze di un personaggio, vestendoti come preferisci e interagendo con altri giocatori online. Con gli altri giocatori si hanno rapporti di collaborazione e/o inimicizia, a seconda degli obiettivi del gioco, salendo di grado piano piano nella gerarchia logica su cui il gioco è costruito. Questi videogiochi sono online, e sono fratelli – spesso – del “Signore degli Anelli”, con ambientazioni ricreate ad-hoc; ci sono anche salti dal gioco di ruolo alla realtà. Molto spesso si trovano raduni di amanti di giochi di ruolo medioevali, che si travestono e si incontrano in manifestazioni ed eventi (Cosplay, costume play). Il cosplay è molto importante da tenere a mente nell’evoluzione di internet. chi si iscrive a questi giochi ha generalmente un avatar che ha una propria vita affettiva, interiore, e che ha un’attività e si muove in un mondo costruito dagli utenti; un mondo prosumer creato su misura, ricreato con simili logiche di quelle reali. Il più famoso di questi social network – videoludici è stato Second Life (parliamo al passato perché tale gioco è in decadenza ormai). L’identità tende a essere falsata completamente nei mondi virtuali, perché i videogiochi sono costruiti principalmente per questo.